LINFEDEMI

Linfedemi

Per Linfedema si intende un accumulo di liquidi (ad alta concentrazione proteica) nel tessuto sottocutaneo (nello spazio interstiziale) determinato da una ridotta capacità di trasposto linfatico. È una patologia presente in circa 300.000.000 casi nel mondo (la metà dei quali è primitivo).

Il linfedema può essere Congenito (detto anche Primitivo) ossia legato ad un ridotto sviluppo del sistema linfatico locale o ad un alterato funzionamento dei sistemi valvolari o Acquisito ossia legato a traumi o a lesione chirurgica o radioterapica di vie o stazioni linfonodali oppure a danneggiamento delle stesse da parte di infezioni.

Il linfedema talvolta può comparire anche in caso di sovraccarico funzionale del sistema linfatico regionale come nel caso della sindrome post-trombotica (è un processo che si instaura dopo una trombosi venosa profonda), di ascite chilosa o chilo torace.

Il linfedema primitivo (o congenito) è una malattia autosomica dominante ad espressività variabile ossia nella stessa famiglia sono presenti sia mutazioni genetiche che alterazioni anatomiche ma in alcuni membri il difetto anatomico si evidenzia clinicamente durante la vita mentre in altri no. Può inoltre essere presente sia alla nascita che presentarsi nella seconda decade di vita o dopo ancora.

La diagnosi di linfedema è clinica e strumentale (ecografia ad alta risoluzione e linfoscintigrafia).

Il trattamento varia in base al quadro riscontrato e si avvale sia di mezzi fisici (pressoterapia, linfodrenaggio manuale, bendaggi multistrato, ultrasuoni, onde d’urto, vacuumterapia ecc…) che, nei casi più gravi, di terapia microchirurgica che spazia dal collegamento di vasi linfatici di 0,3-0,8 mm a vene di vario calibro alla liposuzione nei casi in cui l’edema non risponde ai trattamenti fisici.